Il cane di razza Rottweiler è un cane di taglia medio-grande, molto robusto ma non particolarmente tozzo, dal corpo compatto e potente, dotato di un’impalcatura muscolare molto sviluppata che predispone all’agilità e alla forza. Molto amato in tutta Europa per il suo carattere equilibrato e fedele, è un cane predisposto all’apprendimento, intelligente e protettivo.
Cenni storici sulla razza
La razza Rottweiler ha origini molto antiche: era già presente in epoca romana, quando veniva utilizzata contro i leoni nelle arene, insieme a cani di razza mastino. I progenitori degli odierni Rottweiler erano dotati di peculiari requisiti caratteriali: sembra che i legionari avessero deciso di portarseli dietro con la funzione di cani pastore per la guardia delle mandrie. In questo modo, accompagnando l’esercito romano, gli antenati del Rottweiler probabilmente raggiunsero la Germania.
Dal San Gottardo, percorrendo il cammino degli antichi Romani, si possono rilevare delle impronte di cane, che si dirigono verso diversi luoghi; a nord-est si sviluppò nel tempo la razza Vaccaro, a ovest presero origine le razze Bovaro ed Entlebucher, ed infine a nord, fino alla città di Rottweil, nacque il Rottweiler. Esistono parecchie controversie a tal riguardo: secondo alcuni studi condotti in Svizzera, il cane non raggiunse la Germania dal San Gottardo ma dal San Bernardo; ma, a prescindere dallo specifico itinerario percorso, l’unico dato certo è che il cane si allontanò dall’Italia attraversando le Alpi.
Oltre al suo iniziale utilizzo, questo esemplare venne in seguito usato per altri scopi, soprattutto quello del traino di carri contenenti prodotti alimentari, come pane, carne, latte ed acqua. Durante la seconda guerra mondiale, molti soggetti furono impiegati come ausiliari per vari servizi, confermando le loro spiccate capacità di “cane da lavoro”. La razza definitiva di oggi risulta dall’incrocio, intenzionale o meno, nel tempo di svariati esemplari anche molto diversi: alano, razze nordiche, cane da porcaro, cani da pastore tedeschi e cani a mascella larga olandesi ed inglesi; tale mescolamento di caratteristiche ha portato alla selezione di un animale dotato di peculiarità ottimali, soprattutto in conseguenza al divieto assoluto di effettuare incroci tra consanguinei, fattore indispensabile per il fissaggio dei caratteri tipici.
Caratteristiche fisiche
Esiste un notevole dimorfismo sessuale relativamente ai parametri dell’altezza al garrese, che arriva fino a 68 centimetri nel maschio ed a 63 centimetri nella femmina; la lunghezza del tronco in ambedue i sessi non deve mai superare l’altezza del 15%. Le caratteristiche fisiche sono piuttosto distintive:
- la testa si presenta di media lunghezza, con un cranio piuttosto largo, occipite non sporgente, mandibola e mascelle molto robuste; è ricoperta da pelle aderente che forma alcune rughe sulla fronte in caso di intensa attenzione;
- la bocca è dotata di labbra tese fornite di una commessura decisamente serrata, la canna nasale è rettilinea e terminante con un largo tartufo fornito di ampie narici;
- gli occhi, piuttosto piccoli rispetto alle dimensioni della testa, hanno un aspetto a forma di mandorla, dal colore bruno scuro e ricoperti da palpebre ben adese;
- le orecchie devono avere piccole dimensioni, forma triangolare, ed essere molto distanziate tra loro, con un inserimento piuttosto alto, un fattore che conferisce al cranio la caratteristica di apparire assai largo per la tendenza tipica a portarle in avanti;
- la dentatura completa comprende 42 denti, con gli incisivi superiori che sfiorano quelli inferiori mediante una netta chiusura a forbice;
- il collo presenta un aspetto robusto, molto muscoloso e di media lunghezza, asciutto, leggermente arcuato e privo di giogaia;
- il tronco è caratterizzato da un ampio torace, profondo e largo, con cerchiatura visibile delle costole;
- il dorso è solido e potente, con andamento rettilineo, mentre i fianchi non devono essere retratti, ma forniti di lombi profondi e forti;
- la groppa appare larga, leggermente convessa, mai orizzontale;
- gli arti anteriori sono diritti ma non troppo chiusi, quelli posteriori appaiono molto muscolosi e di media lunghezza, con piedi arcuati, forniti di dita forti e senza speroni che consentono all’animale un’andatura vigorosa, armoniosa ed elastica, tipica della sua indole da trottatore;
- il mantello è particolarmente fitto in quanto costituito da abbondante pelo e sottopelo, semilungo, aderente e molto folto;
- il colore deve essere nero, con focature rosso-bruno presenti sul muso, sopra agli occhi, alla base del collo, sul petto e sotto all’inserzione della coda.
Aspetti caratteriali
Questo cane controlla il suo comportamento in rapporto agli stimoli ambientali che lo circondano: può essere estremamente docile ed affettuoso col proprietario e con le persone con cui instaura rapporti d’affezione, ma diventa una furia nei confronti di soggetti considerati pericolosi, verso cui assume atteggiamenti potenzialmente aggressivi. La sua attitudine psichica è caratterizzata da sentimenti di tranquillità, amicizia, obbedienza e fedeltà nei confronti del padrone, verso cui mostra una dedizione totale ed assoluta, ma, se provocato, manifesta reazioni decisamente dure e molto coraggiose.
Possiede ottime capacità d’apprendimento e può essere educato con facilità in quanto ha un’indole predisposta all’obbedienza; possedendo una grande sicurezza in sé stesso, esteriormente appare molto calmo, finché non si presenti un segnale d’allarme: in caso di minaccia, il suo innato impulso combattivo scatena un’immediata reazione di difesa. Passato il pericolo, ritorna velocemente ad assumere un atteggiamento tranquillo e pacifico, ma estremamente vigile: il suo sguardo attento sembra quasi che scannerizzi continuamente l’ambiente che lo circonda.
La sua straordinaria muscolatura e le sue doti da eccellente nuotatore, lo rendono un cane ideale per il salvataggio soprattutto in acqua.
Si mostra estremamente attaccato al suo territorio, che difende con generosità e coraggio, mettendo in atto una vigilanza difensiva sempre attiva; è dotato di buon fiuto, che gli consente di rendersi conto di pericoli anche molto distanti. Non possiede alcuna propensione all’attività venatoria, anche per la sua scarsa propensione alla corsa.
Rapporto con i bambini
Trattandosi di un cane molto equilibrato, il Rottweiler si rapporta generalmente bene con i bambini, a patto che non lo stuzzichino in maniera troppo insistente; la sua indole paziente e propensa al gioco ne fa un compagno ideale per i più piccoli, verso cui mostra uno sviluppato istinto di protezione.
Ovviamente il suo comportamento dipende dalle modalità con cui è stato educato: in assenza di un adeguato addestramento, la sua forza potrebbe non renderlo adatto a rapportarsi con i bambini, soprattutto se non hanno mai avuto contatti con essi durante la vita da cuccioli.
Rapporto con la famiglia
Dato che questi cani non sopportano la solitudine, i loro rapporti con la famiglia devono per forza essere molto stretti: pertanto preferiscono gli ambienti in cui possono interagire continuamente con le persone amiche che spesso seguono con lo sguardo anche nei minimi spostamenti.
È buona norma non lasciare il Rottweiler troppo a lungo solo, magari legato in giardino oppure confinato in un ambiente isolato; potrebbero subentrare delle vere e proprie crisi di ansia da abbandono, con conseguenti manifestazioni incontrollate di disperazione unite a comportamenti distruttivi. La sua indole estremamente protettiva potrebbe renderlo troppo invadente, ma anche per questa sua caratteristica è sufficiente un’adeguata educazione per renderlo un compagno ideale per tutta la famiglia.
Altri aspetti caratteristici della razza
Il Rottweiler, per la sua corporatura possente, è un trottatore, ma non ama particolarmente correre; quindi predilige la camminata veloce che non deve sconfinare nel galoppo, attività per lui troppo faticosa. Questa attitudine lo rende inadatto alla caccia, ma elettivamente propenso alla guardia ed alla difesa di persone e territorio. Essendo molto atletico e fornito di una notevole massa muscolare, ama l’acqua e può facilmente nuotare per brevi tratti ma la sua mole non gli consente di affrontare sforzi su lunghe distanze.
Non è un cane particolarmente veloce nei movimenti: la sua stazza e l’indole paziente e tranquilla non gli consentono di fare scatti in velocità, ma di mantenere un’andatura abbastanza sostenuta anche per lungo tempo. Ottimo camminatore, ama affiancarsi al padrone ed accompagnarlo anche su lunghi percorsi, a patto di non essere incitato eccessivamente. È assolutamente sconsigliato costringerlo a vivere entro spazi troppo ristretti dato che, pur non essendo un corridore, ha comunque bisogno di movimento quotidiano, senza cui potrebbe mostrare segni di irrequietezza e di nervosismo; deve quindi scaricarsi regolarmente per poter esplicare al massimo tutte le sue grandi potenzialità sia fisiche che psichiche.
Malattie e problematiche
Pur trattandosi di un cane molto robusto, dalla fisicità imponente e dalla salute molto buona, è tuttavia soggetto ad alcune patologie tipiche della specie.
Parvovirosi
Si tratta di una malattia altamente infettiva di natura virale (causata dal Parvovirus) consistente in una violenta gastro-enterite che colpisce prevalentemente i cuccioli di età inferiore ai sei mesi, i quali si contagiano attraverso la bocca oppure le narici. Il virus si localizza nelle mucose dello stomaco e dell’intestino provocando una grave infiammazione con sintomatologia molto accentuata. I segnali caratteristici della parvovirosi sono vomito profuso, diarrea mucopurulenta, rialzo febbrile anche di notevole entità, perdita di sangue dall’intestino, forti dolori addominali di tipo crampiforme, astenia e decadimento generalizzato che porta inevitabilmente al decesso. L’unica forma di trattamento è quello preventivo, mediante vaccinazione dei soggetti appena nati.
Leptospirosi
In questo caso l’agente patogeno infettante è un protozoo, chiamato Leptospira, che viene diffuso dai topi e dai loro escrementi; quando un cane viene a contatto con feci contaminate oppure subisce un morso da parte di un topo ammalato, facilmente contrae la malattia. I sintomi, inizialmente molto sfumati e difficilmente riconoscibili, si presentano in tutta la loro gravità quando la parassitosi ha già raggiunto uno stadio molto avanzato e consistono in vomito, diarrea con la presenza di sangue nelle feci, rialzi febbrili molto elevati, ittero, urine scure e maleodoranti, forte disidratazione, arrossamento delle mucose, insufficienza renale, progressivo deterioramento delle condizioni generali. Se non trattata tempestivamente, la leptospirosi porta al decesso dell’animale. Anche in questo caso è consigliata la vaccinazione.
Entropion
È una malattia che colpisce gli occhi: può presentarsi bilateralmente (ambedue gli occhi sono interessati) oppure monolateralmente (soltanto uno è coinvolto). Consiste nel ripiegamento verso l’interno del bordo palpebrale, che provoca un continuo sfregamento della cornea da parte delle ciglia, con un costante prurito molto fastidioso per l’animale. Il cane sfrega l’occhio contro superfici morbide per cercare di attenuare la sensazione di bruciore, tende a grattarsi e spesso mostra fenomeni di abbondante lacrimazione. Generalmente questo disturbo è congenito e ha origine genetica trasmissibile; può risolversi spontaneamente entro i primi due anni, ma, se non succede, allora è consigliabile intervenire chirurgicamente per scongiurare la perdita di funzionalità dell’occhio.
Displasia dell’anca
Si tratta di una patologia tipica dei cani di taglia medio-grande, che ha un’origine genetica, e che consiste nella malformazione dell’articolazione tra la testa del femore e l’acetabolo, che, nel tempo, provoca l’usura della cartilagine articolare con conseguente artrosi dell’anca. L’animale è molto limitato nei movimenti ed è affetto da una sintomatologia dolorosa di notevole entità, che potrebbe portarlo alla zoppia. Quando è possibile si può intervenire chirurgicamente, anche se i risultati non sempre sono assicurati; un bravo specialista in ortopedia è in grado di stabilire se sussistono le condizioni per l’intervento.
Torsione dello stomaco
Come molti altri cani di taglia grande, anche il Rottweiler può subire la torsione gastrica, che insorge quando i legamenti dello stomaco non sono in grado di mantenerlo nella corretta posizione, causandone la contorsione su sé stesso. Tale disturbo, che è letale se non viene diagnosticato tempestivamente, può verificarsi quando lo stomaco si è riempito troppo in seguito ad un pasto molto abbondante oppure quando l’animale ha svolto un intenso esercizio fisico dopo aver mangiato; purtroppo la torsione gastrica insorge anche a riposo, in maniera assolutamente inaspettata, unicamente perché è una malattia ereditaria. I sintomi più caratteristici sono: rigonfiamento dello stomaco (aspetto “a tamburo”), abbondante salivazione, vani tentativi di emettere vomito, irrequietezza, agitazione motoria, decadimento delle condizioni generali. Soltanto un tempestivo intervento chirurgico può salvare la vita del cane.
Morbo di Addison
Si tratta di una malattia endocrina che insorge quando la corteccia surrenale non riesce a produrre la corretta dose di ormoni corticosteroidi (ipocorticosurrenalismo) che controllano il funzionamento del sistema immunitario, dell’apparato cardio-vascolare e dei reni. Pertanto tutto il metabolismo corporeo risulta squilibrato ed il cane presenta una sintomatologia estremamente complessa e di notevole gravità. L’età media d’insorgenza della malattia è di circa quattro anni e le terapie sono di tipo farmacologico.
Paziente e protettivo, il Rottweiler ama stare in compagnia della famiglia e, quando adeguatamente addestrato, è un ottimo compagno anche per i più piccoli.