Prendersi cura di un cavallo è un’attività piuttosto impegnativa, poiché richiede tempo e attenzione. Tuttavia, per chi ama questo nobile ed elegante animale, la cura del cavallo non è faticosa anzi è terapeutica. Molti proprietari si rilassano a pulire e badare al cavallo, parlando anche con lui.
Analizziamo quali sono le attività principali da svolgere e gli strumenti necessari per garantire al cavallo una vita sana e felice.
Dove alloggiare il cavallo e quali sono i compiti quotidiani?
Innanzitutto il cavallo deve vivere in una struttura adeguata, dove bisogna occuparsi dell’alimentazione e della pulizia.
Per quanto riguarda l’alimentazione, il cavallo dovrebbe seguire una dieta a base di foraggio da somministrare in 2 o 3 pasti durante la giornata. L’acqua deve essere fresca e sempre presente, poiché i cavalli nei mesi caldi possono bere fino a 10 litri di acqua.
Va ovviamente pulita la stalla e rimosso il letame prodotto ogni giorno. Bisogna poi fare un “check-up” completo del cavallo, controllando eventuali segni di infortuni o malattie. Infine il cavallo deve fare un esercizio di almeno 30 minuti al giorno.
I compiti settimanali
Una o due volte a settimana è necessario svolgere altri compiti per il benessere del cavallo, che deve essere lasciato libero di correre per diverse ore per liberare l’energia repressa (anche loro si stressano!).
Altro compito fondamentale è la toelettatura completa che comprende la pulizia della criniera, della coda e degli zoccoli. Di tanto in tanto è opportuno fare un bel bagno all’amico equino e pulire gli abbeveratoi.
Altre operazioni, da svolgere periodicamente e preventivamente in base all’età ed alle condizioni del cavallo, sono:
- controllo di mosche e parassiti intestinali secondo il calendario;
- vaccinazioni e cure dentistiche secondo le indicazioni del veterinario;
- accurata pulizia della stalla e del fienile;
- riparazione degli ambienti nella stalla.
Quali sono gli strumenti da utilizzare?
Bisogna poi avere una serie di attrezzature da utilizzare per la pulizia e per la salute del cavallo.
Per la pulizia è necessaria la striglia che va spazzolata in modo circolare per eliminare la sporcizia. Ci sono poi due tipologie di brusche: dura e a setole morbide. La brusca dura, da usare con piccoli movimenti rapidi, penetra nel mantello equino così da eliminare sporco e forfora e favorire la circolazione. La brusca a setole morbide aiuta invece ad eliminare lo sporco superficiale e spargere il sebo su tutto il manto. Può essere usata anche sulla testa, sul garrese e sulle gambe.
Per pettinare la criniera e la coda bisogna utilizzare un apposito pettine o una spazzola. Gli occhi e le narici vanno puliti con una spugna. Stesso discorso per i genitali, ma con una spugna diversa. Dopo la pulizia il cavallo va adeguatamente asciugato con un panno.
Sotto lo zoccolo può annidarsi dello sporco, che va eliminato con un nettapiedi. Infine c’è la cosiddetta lama del sudore, utilizzata nella direzione del pelo ed in contropelo per eliminare il sudore o l’acqua in eccesso dopo il lavaggio. Non va però usata sulle ossa del cavallo, come testa, garrese e le parti inferiore delle zampe.