Adottare un gattino, accoglierlo in casa, è una decisione importante che deve essere ben ponderata. Si tratta di un grande cambiamento anche per il micio, dato che implica un forte stress causato dalla separazione dall'ambiente in cui è nato, dalla mamma e dai fratellini. Gli spazi domestici devono essere adeguatamente predisposti al suo arrivo, in modo tale che riesca subito ad ambientarsi.
La vita con un gattino: comportamento e abitudini
Prima di adottare un gattino, è bene fare alcune considerazioni. Togliere un micio dal gattile è senza dubbio un gesto di grande generosità, ma condividere gli stessi spazi non sempre è facile. I felini, rispetto ai cani, sono molto più indipendenti. Alcuni di essi amano le comodità, altri invece non tollerano di restare chiusi in un appartamento per cui, prima di avviare qualsiasi procedura, conviene chiedere informazioni dettagliate agli operatori della struttura che sapranno dare informazioni sul carattere e le abitudini.
Un altro aspetto da valutare riguarda il tipo di convivenza. Entrando in casa come unico pelosetto non dovrebbe avere grossi problemi ad ambientarsi mentre se dovrà condividere gli ambienti con altri "fratelli" bisogna procedere con l'inserimento graduale. Magari, inizialmente, si può avviare una conoscenza visiva di pochi minuti al giorno, provvedendo poi alla separazione in stanze diverse o allo scambio di cucce. In ogni caso, è sempre bene accogliere i consigli e i suggerimenti di esperti e Medici Veterinari, per rendere la fase di adattamento meno traumatica possibile per tutti.
Come gestire l'arrivo in casa di un gattino
Il gattino può entrare a far parte della famiglia non prima delle otto-dodici settimane di vita, cioè dopo lo svezzamento (il latte materno è indispensabile per la sua crescita e il suo sistema immunitario) e aver appreso le abilità sociali utili per relazionarsi con i suoi simili e con gli altri coinquilini. Inoltre, dovrebbe aver fatto le prime vaccinazioni e la sverminazione.
È bene non mostrarsi frettolosi e prendersi un paio di giorni liberi (preferibilmente senza ricevere visite) per dedicarsi completamente al nuovo arrivato. Pertanto, un week-end potrebbe essere il periodo migliore per iniziare ad abituare il gattino alla casa e a una nuova routine.
Durante il tragitto dal gattile o dal luogo in cui viene trovato fino alla nuova abitazione, il gattino deve potersi sentire al sicuro e ben protetto, motivo per cui non deve mai mancare un trasportino di dimensioni adeguate completo di due calde coperte (una sostitutiva, in caso di "incidenti" lungo la strada) e di qualche morbido giochino.
L'arrivo a casa potrebbe non entusiasmare fin da subito il cucciolo, in quanto molto sensibile ai nuovi spazi. Per aiutarlo ad ambientarsi è importante che regni la tranquillità, la calma e il silenzio. Il nuovo arrivato deve poter essere in grado di esplorare la stanza a lui destinata in totale serenità, senza che venga preso in braccio o coccolato continuamente. Sarà lui stesso a decidere cosa vedere, dove andare e se avvicinarsi al nuovo amico bipede. All'interno della camera non devono mancare la lettiera, il giaciglio e tutto il necessario per rifocillarsi.
Nelle prime settimane di convivenza è bene non lasciarlo troppo tempo da solo, ma abituarlo all'assenza dell'amico umano gradualmente. In questa fase, il gattino deve poter esplorare anche gli altri ambienti di casa, ma sempre sotto la supervisione di qualcuno.
Come organizzare la casa e renderla a prova di gattino
Avendone la possibilità, conviene riservare una stanza della casa unicamente al nuovo inquilino. È preferibile scegliere quella meno esposta ai rumori ove disporre una cuccia accogliente, morbida e completa di coperta. Ci si deve assicurare, inoltre, che il gattino abbia facile accesso alla ciotola dell'acqua, a quella del cibo e alla lettiera, provvista già di sabbia. Potrebbe essere utile anche una lucina notturna per aiutare il micio a muoversi senza difficoltà all'interno della stanza buia in caso di necessità.
Non appena prenderà confidenza con il resto dell'appartamento, è possibile apportare alcune migliorie per rendere gli spazi comuni a prova di felino, per cui è bene munirsi di tiragraffi, evitando che si affili le unghie su tende e divani, di protezioni per balconi, terrazzi e giardino. Per i primi giorni è utile tenere chiuse porte e finestre, per impedire che possa accedere ad ambienti a lui non consentiti oppure uscire ed esporsi ai pericoli.
Conviene anche tenere lontani dalla sua portata i flaconi, i prodotti per la pulizia e l'igiene della persona, gli elastici per capelli o da ufficio, nonché gli oggetti di valore, quelli pericolosi e di piccole dimensioni (come aghi, spille da balia, fili, nastri, siringhe e quant'altro), i documenti e le piante che per lui potrebbero essere tossiche. Attenzione anche ai fili elettrici: meglio nasconderli all'interno di una canalina perché i gatti amano mordicchiarli. La spazzatura va tenuta sempre chiusa e lontano dal suo raggio d'azione così come i farmaci.
L'alimentazione del gattino
Per non stressare oltremodo il gattino, durante la prima settimana di convivenza è bene non cambiare le vecchie abitudini alimentari per ridurre al minimo la possibilità di problemi digestivi (anche seri). Per cui conviene dare le stesse quantità di cibo, senza sostituire la marca, per poi abituarlo gradualmente a una routine diversa, provvedendo a fornire un pasto più adeguato alla sua età e alle sue esigenze di crescita.
Attenzione: I felini sono abitudinari, per cui necessitano di consumare il cibo in un luogo e a un orario ben precisi. Questo momento, oltre che molto intimo per il gatto, è ideale anche per insegnargli a miagolare su richiesta oppure ad avvicinarsi dopo essere stato chiamato. A tal proposito, per fare in modo che familiarizzi con il suo nome, è bene ripeterglielo più volte al giorno.