Cani, gatti e cavalli nella Pet Therapy

Cani, gatti e cavalli nella Pet Therapy

Ormai è stato scientificamente dimostrato che il contatto quotidiano con un animale qualunque esso sia aiuta a superare disagi fisici e psichici.

Accarezzare un cane, tenere sulle ginocchia un gatto o fare una passeggiata a cavallo, alleviano la solutidine o l’infelicità di un momento.

Studi approfonditi hanno evidenziato che la relazione che si crea tra uomo e animale abbassa la pressione arteriosa, stimola le difese immunitarie e allunga la vita.

Questo dipende dalla riduzione di ansia e stress, riconducibile al senso di sicurezza e protezione che il rapporto con l’animale genera.

Per questa ragione è nata l’idea di usare gli animali nelle convalescenze dei malati, o nelle terapie per i disabili.

Le origini della pet therapy risalgono al 1972, quando un medico inglese, direttore di una casa di cura, decise di insegnare l’autocontrollo ai suoi pazienti con l’ausilio di animali da compagnia.

Nel 1867, un programma simile venne adottato per curare l’epilessia. Nel 1844 fu la Croce Rossa Americana ad introdurre la pet terapy in un centro di convalescenza per i soldati dell’aeronautica.

La terapia si basava sul lavoro in fattoria e e sull’interazione con animali come galline, oche, maiali e anatre. Tutti sperimenti dei quali purtroppo non ne abbiamo una testimonianza scritta.

Solo nel 1962 lo psicologo Boris Levinson, la introdusse nella cura dei suoi pazienti, dimostrando che l’affetto di un’animale domestico produceva un aumento dell’autostima e soddisfaceva il loro bisogno d’amore.

Gli animali usati in questa terapia non sono solo i cani e i gatti ma per esempio anche i cavalli con i quali si curano svariate affezioni psicomotorie.

Grazie infatti all’intimo rapporto tra cavallo e cavaliere, aumenta il senso di indipendenza e di conseguenza l’autostima e la fiducia in se stessi.

Inoltre il movimento durante il trotto ridà coordinazione e tono muscolare.

Il cane è chiaramente l’animale più utilizzato, anche se deve avere delle caratteristiche precise, deve essere equilibrato, mansueto e non aggressivo nei confronti di cani e persone.

Le razze che sono risultate più adatte sono il Labrador, il Golden , il Collie e il Levriero.

Il cane scelto può essere di taglia piccola o grande a patto che abbia più di un anno di età: i cuccioli infatti non dovrebbero essere utilizzati nei programmi di pet therapy.