Sono numerose, infatti, le sostanze tossiche con cui le bestiole possono venire accidentalmente in contatto e, nella maggior parte dei casi, l’intervento tempestivo del veterinario è tanto più efficace quanto più preciso è il padrone nel descrivere sintomi e probabili cause.
E’ utile quindi stilare una rassegna delle più comuni sostanze tossiche che si trovano nelle nostre case e giardini, la loro modalità di azione, i sintomi che procurano e la loro pericolosità.
Glicole etilenico (comunemente detto antigelo)
Spesso se ne trovano gocce in garage, parcheggi e officine.
Ne bastano pochi millilitri per uccidere un gatto e non molti di più sono fatali per il cane.
E’ dolciastro, quindi l’animale è invogliato a leccarlo dal terreno.
Sintomi: nausea e vomito. Seguono a breve difficoltà respiratoria e motoria. Provoca una grave insufficienza renale.
Soluzione: una terapia a base di alcool etilico
Antiparassitari
Nati proprio per sconfiggere alcune specie di animali dannose per le coltivazioni, danneggiano irreparabilmente anche il sistema nervoso di cani e gatti.
Sintomi: salivazione eccessiva, tremori muscolari, in alcuni casi epilessia
Soluzione: tempestiva somministrazione di atropina
Topicida
Ha una forte azione anticoagulante
Sintomi: forti ed evidenti emorragie sottocutanee, delle mucose e perdita di sangue anche dagli orifizi.
Soluzione: trattamento di almeno due settimane con somministrazione di vitamina K.
Sostanze diserbanti
Pericolose per gli animali che vivono in fattorie o comunità agricole.
Sintomi: nausea, difficoltà respiratorie, ulcere nella cavità orale
Soluzione: non esistono terapie.
Piante ornamentali
Le foglie di alcune piante da appartamento, come il Philodendron, Euphorbia e Dieffenbachia, contengono sostanze tossiche.
Sintomi: grave irritazione al sistema digerente, seguono emorragie e deposizione di cristalli insolubili a livello renale.
Soluzione: terapia di sostegno, ma non causano la morte.